Riconoscimento lavoro subordinato a Roma
Il lavoro subordinato rappresenta quel rapporto di lavoro caratterizzato dall’assenza di autonomia del lavoratore nell’eseguire la prestazione di lavoro.
Cos’è il lavoro subordinato?
Il fatto che il lavoratore sia assoggettato al potere direttivo, disciplinare e di controllo del datore di lavoro rappresenta il criterio distintivo tra un rapporto di lavoro subordinato e il lavoro autonomo.
Spesso accade che i rapporti lavorativi configurati come autonomi si traducano in veri e propri rapporti di natura subordinata e per tutelare il lavoratore nell’ottenere il riconoscimento del lavoro subordinato, il legislatore e la giurisprudenza hanno individuato i criteri per una corretta qualificazione del rapporto, a prescindere da come le parti lo abbiano definito.
Nel nostro ordinamento è in vigore il principio di indisponibilità del tipo contrattuale, ovvero la scelta del contratto di lavoro deve rispettare le caratteristiche del rapporto di lavoro che si intende instaurare.
Se il lavoratore viene assunto per svolgere una prestazione che ha i caratteri della subordinazione, le parti devono stipulare un contratto di lavoro subordinato e non possono fare diversamente.
Il principale tra gli indici della subordinazione è l’eterodirezione, o subordinazione tecnico-funzionale, cioè il vincolo di natura personale che assoggetta il lavoratore al potere direttivo del datore, con conseguente limitazione alla sua autonomia; a questo segue lo stabile inserimento nell’organizzazione dell’impresa, cioè il lavoratore deve essere stabilmente inserito in azienda.
Elementi quali l’obbligo di osservare un orario di lavoro, l’assenza di rischio d’impresa, la retribuzione fissa e periodica, l’utilizzo di strumenti di lavoro aziendali e lo svolgere la prestazione in ambienti messi a disposizione dal datore di lavoro, definiti indici accessori, sono sussidiari.
Nei casi in cui la prestazione ha natura particolare e l’attività di indagine del Giudice circa la sussistenza della etero-determinazione si riveli più complessa, infatti, per esempio nelle prestazioni di natura intellettuale, la prova fornita dagli indici sussidiari assume valore discriminante.
Come dimostrare il lavoro subordinato?
Dimostrare il lavoro subordinato: se un lavoratore vuole ottenere il riconoscimento della subordinazione del rapporto dovrà dimostrare, con prove testimoniali e documentali, per dimostrare, ad esempio:
- gli ordini impartiti dal datore;
- gli ordini di servizio;
- le prescrizioni fornite dall’azienda su come lavorare;
- i procedimenti ed i provvedimenti disciplinari subiti;
- il compenso fisso e mensile;
- l’orario di lavoro fisso, l’utilizzo di un badge e/o eventuali email inviate dal proprio account aziendale etc.
Se il giudice riterrà valide le prove fornite a dimostrazione della natura subordinata del rapporto, accoglierà il ricorso, con tutte i vantaggi conseguenti per il lavoratore.
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