
Retribuzione a Roma
La mancata ricezione dello stipendio da parte del lavoratore e quindi il mancato versamento dello stesso da parte del datore di lavoro rappresenta una violazione del contratto di lavoro e quindi un illecito civilistico.
Cos’è la mancata retribuzione o il Mancato Pagamento dello Stipendio
La mancata retribuzione o mancato pagamento dello stipendio si ha quando senza una motivazione lecita e giustificabile dietro, il datore di lavoro non versa quanto spetta al lavoratore.
Dimissioni giusta causa per mancata retribuzione
Per avere lo stipendio non versato, il dipendente può agire alla scadenza del termine di ricezione fissato dal contratto. Per poter dare le dimissioni giusta causa per mancata retribuzione, è necessario che ci sia un inadempimento grave, ovvero quando non sono state pagate almeno tre mensilità.
Mancato pagamento dello stipendio: cosa fare?
In generale, in caso di mancato pagamento dello stipendio, il lavoratore può iniziare una causa di recupero crediti attraverso un decreto ingiuntivo o con un processo ordinario nel caso in cui lavorasse in nero.
Ci sono però dei casi dove il mancato versamento dello stipendio è reato, ovvero quando è accompagnato da condotte ricattatorie o fraudolenti. Lo stesso vale per il versamento dei contributi se le quote non versate superano un certo ammontare si entra nell’illecito penale.
Tre sono i modi attraverso cui si può recuperare la mancata retribuzione:
- Una procedura conciliativa presso l’Ispettorato del lavoro richiesta dal dipendente;
- Una conciliazione monocratica per accertare sempre presso l’Ispettorato del Lavoro il mancato versamento dei contributi e di conseguenza della retribuzione;
- Oppure il ricorso al Tribunale.
In quest’ultimo caso, attraverso un proprio legale, può essere chiesto un decreto ingiuntivo presentando un ricorso telematico al tribunale con deposito delle prove scritte del credito avente nei confronti del datore di lavoro.
Il giudice obbligherà il datore a pagare quanto spettante al lavoratore, notificando l’obbligo nei successivi 60 giorni.
Dal ricevimento di tale condanna, il datore ha 40 giorni di tempo per presentare opposizione altrimenti il decreto diventa definitivo ed in caso di mancato ulteriore pagamento, si può agire con un pignoramento.
L’assistenza di un legale esperto in retribuzioni e diritto del lavoro è fondamentale in questo caso per poter avere una posizione più forte sull’azienda.
Termini del pagamento dello stipendio
Qualche giorno di ritardo nel pagamento dello stipendio non è considerato inadempimento grave tale da giustificare le dimissioni per mancata retribuzione. Affinchè siano legittime, occorrono tre mensilità non versate. In caso di uno o due mesi di stipendio in ritardo, ci si può comunque dimettere ma non come giusta causa.
Sollecito del pagamento dello stipendio / retribuzione
Prima di agire davanti al giudice e di incorrere in una sanzione disciplinare per assenza ingiustificata, occorre inviare una lettera di diffida (a mezzo raccomandata o pec) all’azienda concedendo un termine di tempo per agire e poi comunicare anticipatamente il momento in cui si è deciso di non presentarsi in azienda ed interrompere l’attività lavorativa.
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